POMODORI DI ALTA CUCINA
Il pomodoro 'Regina' di Torre Canne sulla tavola di MasterChef
Il prodotto d'eccellenza fasanese è stato scelto come ingrediente di un piatto preparato nella decima puntata del programma tv dedicato all'arte culinaria
FASANO – Uno dei fiori all'occhiello dell'agricoltura fasanese finisce nella cucina di un famoso programma televisivo. Ieri sera (giovedì 20 febbraio), nel reality culinario 'MasterChef', in onda sulla rete SkyUno, è stato inquadrato ed utilizzato il pomodoro ‘Regina' di Torre Canne.
Le due coppie di aspiranti cuochi si sono sfidati in un set esterno, precisamente nella sede dell'Università di Scienze Gastronomiche in località Pollenzo, a Cuneo. È qui che hanno dovuto decidere cosa cucinare scegliendo tra il meglio delle produzioni agricole italiane e mondiali salvate dall'estinzione, eccellenze contrassegnate come ‘Prèsidi Slow Food'.
«Slow Food lavora fondamentalmente con due grandi obiettivi: difendere la biodiversità agroalimentare e la specie vegetale, fondamentali per far grande cucina. Il secondo grande obiettivo è fare buona cucina – ha premesso Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia».
Tra le specialità gastronomiche tutelate figura il Pomodoro ‘Regina di Torre Canne', il cui nome deriva dalla forma di coroncina assunta dal peduncolo: si tratta di quella varietà locale di pomodoro da serbo coltivata tra Fasano ed Ostuni, nelle aree agricole litoranee che vanno dal Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo fino ad Egnazia, lungo l'antica via Traiana. La coltivazione di questa pianta in agro fasanese iniziò a metà ‘800, epoca in cui il cotone, ormai prodotto in larga quantità in America e Asia, lasciò il posto a più ampie distese di pomodoro. In realtà la fibra di cotone non scomparve completamente; si continuò a piantarla tra i filari per la produzione delle cordicelle con cui intrecciare le ramasole, i mazzi di pomodori da serbo.
Dicevamo della gara della decima puntata di 'MasterChef'. La squadra rossa, composta dalla toscana Enrica e dal piemontese Federico, ha deciso di presentare alla giuria, composta da sei commensali-esperti di Slow Food, un piatto a base di coniglio arricchito dai pomodori ‘Regina'. La concorrente, interrogata sugli ingredienti usati, ha rivelato alla commissione di aver utilizzato «il pomodoro di Torre Canne, quello pugliese».
Anche se la vittoria della sfida è andata alla squadra avversaria, che ha scelto di utilizzare un'altra pianta pugliese, il pomodoro di Torre Guaceto, gli intenditori esterni e i temuti giudici del programma (Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich) hanno gradito molto gli accostamenti dei piatti inventati.
Di certo, ieri sera, gli agricoltori fasanesi sintonizzati su SkyUno avranno seguito con orgoglio e soddisfazione l'apparizione del loro pomodoro ‘Regina', figlio di duro lavoro, tanta cura e amore per la propria terra.
di Angelica Sicilia
21/02/2014 alle 11:00:05
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